«Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Mc 5,1-20. Gesù non passa inosservato. Quando arriva scuote la vita. Solleva polveroni nello spirito. Fa emergere il bene e il male che c’è in noi. Un bene e un male che fino a quel punto non conoscevamo. Per questo infastidisce: perchè inquieta! La domanda dell’indemoniato di Gerasa è sintomatica: è come se dicesse “non mi importunare, non darmi fastidio, non mi stanare dalla mia quiete”… Credo che il mondo di oggi – come anche quello di ieri – faccia di tutto per evitare di entrare in relazione con Gesù. Ci sono diversi modi di evitarla: sia esplicitamente che implicitamente. C’è gente che apertamente rifiuta di ascoltare il Vangelo e c’è gente che, pur vivendo in sintonia con la religione, di fatto respinge la provocatorietà di Gesù, anestetizzandola, rendendola “umana, troppo umana”. Lasciamoci tormentare dalla Parola! Lasciamo che ci metta un pungolo nel cuore e ci liberi dal maligno che ci incatena. Forse non ce ne accorgiamo nemmeno di essere soggiogati dal male: è troppo furbo! Ci lega con una catena lunga: pensiamo di muoverci liberi ma nel momento in cui desideriamo la vita vera la catena ci trattiene! Lasciamoci liberare da Cristo! Buona giornata