«Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode». Mi sembrano molto belli questi suggerimenti: nel dolore non serve piangere, intristirsi, imprecare… occorre, invece, pregare. Perchè? Perchè il dolore ha un senso! Il dolore non è mai stupido! Il dolore è rivelativo: la preghiera serve ad illuminarlo, a cercarne le origini e a scrutarne i vantaggi. Se il dolore ha senso, infatti, significa che ha un inizio e una fine e molto dipende da come lo affrontiamo noi! Se ad un avvenimento infausto diamo tutto il peso e la rilevanza della nostra attenzione è evidente che ci appesantirà tutta la vita… se, al contrario, lo inseriremo dentro la vita come un passaggio, avremo modo di riconoscere che ci sono cose per le quali è possibile ancora gioire! È bello anche che san Giacomo esorti a cantare chi è nella gioia! Perchè? Perchè la gioia va espressa! La gioia è contagiosa, è capace di coinvolgere, di dilatarsi! Il canto è una componente importante per discernere se siamo davvero nella gioia: se uno non canta mai o, ancora peggio, non sopporta che altri cantano, è molto probabile che abbia un cuore triste! Preghiamo e cantiamo perchè la nostra vita si muova nella prospettiva del Vangelo! Buona giornata