«Il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida». Da tempo è in atto un processo che porta ad acuire sempre più il divario tra ricchi e poveri: chi è ricco è sempre più ricco e chi è povero è sempre più povero. È un vero dramma sociale che, quando arriverà a colmare la misura della decenza, susciterà inevitabili reazioni violente di chi si sentirà schiacciato da un’ingiustizia perversa. Certamente ci sono tanti imprenditori che si arricchiscono sulle spalle dei lavoratori, sfruttando il più possibile l’indigenza e il bisogno di tanti di sbarcare il lunario: questi dovranno rendere conto a Dio del loro egoismo e della loro idolatria della ricchezza… Però, allo stesso tempo, devo dire che ho avuto modo di conoscere diversi imprenditori di tutt’altra levatura: ricchi, certamente, ma capaci di condividere la loro ricchezza con i dipendenti. Proprio in questi ultimi giorni, un imprenditore ha deciso di lasciare in eredità ai suoi dipendenti la ditta… un gesto meraviglioso dal quale emerge la convinzione che le persone che lavorano non sono semplice manodopera ma veri e propri famigliari! Quale gioia più grande ci può essere per un imprenditore se non quella di vedere i propri dipendenti come amici e non come nemici? Buona giornata