«Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Gesù risorto sta parlando con Pietro. Sta affidandogli la guida della Chiesa. A colui che lo ha rinnegato, Gesù chiede di essere a capo del suo Corpo: è una cosa che non smette di stupirmi e consolarmi! Nel corso del dialogo, Gesù rivela a Pietro il suo destino martiriale. Pietro d’istinto chiede che ne sarà, invece, di Giovanni. È tanto umana questa reazione: non si capisce se è solo curiosità, se, invece, è preoccupazione per il destino dell’amico, o se, ancora, è il tentativo di trovare una via di fuga scaricando la propria responsabilità su un altro… Gesù risponde lapidariamente: ognuno ha il suo compito, la sua missione! Nessuno è meglio o peggio: nella fedeltà al proprio mandato c’è la possibilità di vivere in pienezza il destino buono della vita! Gesù chiede a Pietro di non stare a guardare che cosa fa l’uno o fa l’altro… quante volte nell’adempiere alle nostra vocazione ci viene da confrontarci con gli altri ritenendo qualcuno più fortunato o favorito di noi! Ognuno, al proprio posto, gioisce e soffre… non c’è condizione migliore che quella in cui ci troviamo! Diamo la vita e basta… al resto ci pensa il Signore! Buona giornata