«Finora non avete chiesto nulla nel mio nome». Tutti i credenti, di tutte le religioni, pregano Dio e chiedono grazie per sè, per i propri cari e per il mondo. Gesù dice ai suoi discepoli che occorre pregare con un criterio nuovo: bisogna pregare nel suo nome! Non vorrei banalizzare troppo, però, oso fare un esempio: se a un nonno, uno che passa per la strada chiede un determinata cosa è molto probabile che abbia una risposta negativa. Se sempre allo stesso nonno un nipote chiede la stessa cosa, è quasi certo che venga esaudito! In sostanza, Gesù ci dice che il Padre non resiste alla sua intercessione: il suo volto da figlio lo commuove come nessun’altro… Gesù dichiara ai discepoli che è disposto a mettere la faccia per loro; qualunque cosa chiedano , Lui se ne farà garante! Aggiunge un criterio fondamentale, però: «Chiedete e otterrete, perchè la vostra gioia sia piena». Cioè: non ci sarà nulla di non esaudito se servirà a rendere la gioia di vivere ancor più intensa! Al contrario, se in ciò che chiederemo ci sarà qualcosa che arrecherà tristezza, non sarà esaudito! Vuol dire che abbiamo la certezza che ciò che abbiamo è tutto a nostro favore, anche quando non siamo ascoltati… È una grande consolazione! Buona giornata