«Viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio». In un’omelia dell’aprile 2016, Papa Francesco ha affermato che esistono due tipi di persecuzione anticristiana. Il primo è la violenza esplicita contro i cristiani, come i bombardamenti mirati della Domenica di Pasqua compiuti in Sri Lanka nel 2019. La seconda tipologia è quella che Papa Francesco ha definito “persecuzione educata […] travestita di cultura, modernità e progresso”. Il messaggio, ha detto, “è che se tu non fai questo, tu sarai punito: perderai il lavoro e tante cose o sarai messo da parte”. La prima forma, la persecuzione violenta perpetrata contro i credenti di molte fedi, è ben documentata nel Rapporto sulla libertà religiosa e altrove. La seconda, la “persecuzione educata”, è subita da molti gruppi di fede nelle nazioni in via di sviluppo e sviluppate, interferisce con le libertà di coscienza, di espressione e di associazione, e include la negazione dell’accesso a certi lavori e programmi educativi, nonché alla giustizia e ai servizi giuridici, spesso in nome di “nuovi” o contrastanti diritti. Cosa fare? Semplicemente come Cristo ha fatto: continuare a donare gratuitamente la vita in maniera non violenta, testimoniando una granitica fede pasquale dove la morte è solo il primo atto della storia della salvezza! Buona giornata