«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me». Il Padre affida al Figlio la cura delle sue creature. È il Padre che conduce la storia secondo la logica dell’amore: il Figlio vi partecipa. Il Figlio vede il Padre e lo imita, non fa nulla da sè… Il Figlio impara e fa suo il cuore del Padre. Il Figlio non agisce in solitaria, sa che la storia non dipende dal suo protagonismo individuale. Se il Figlio volesse agire al di fuori del disegno del Padre non porterebbe nulla a compimento. Il Padre attira gli uomini a sè e il Figlio ha come compito quello di essere un riferimento del Padre dentro la storia. Non deve crearsi un suo gruppo. I Discepoli non sono quelli che il Figlio ha scelto ma sono quelli che il Padre gli ha dato! C’è un’umiltà del Figlio che è speciale ed è la via della vita vera. Il Figlio ci rivela perfettamente quello che siamo: guardando a Lui conosciamo quella che è la nostra vocazione. Le persone che abbiamo accanto sono quelle che il Padre ci ha affidato. Non dobbiamo andare alla ricerca di chissà chi da amare… il nostro prossimo è la nostra missione! Buona giornata