«Nessuno dei discepoli osava domandargli: “Chi sei?”». I discepoli di Giovanni Battista, in un momento di crisi rispetto allo stile che Gesù aveva assunto, andarono a chiedergli chi fosse veramente: facevano fatica a riconoscere come messianici i suoi modi dimessi e anticonformisti, avevano bisogno di spiegazioni, di annuncio, di rivelazione… I farisei e gli scribi più volte chiesero a Gesù “chi sei’?”: la loro era una domanda a trabocchetto, volevano che Gesù si esponesse pubblicamente per poterlo accusare più facilmente di bestemmia! Gesù non perdeva l’occasione per dichiararsi figlio di Dio e loro non potevano accettare nella maniera più assoluta una posizione del genere… Ora, i discepoli, giustamente, non osano chiedere a Gesù “chi sei?”, non possono più! Vorrebbe dire non aver ascoltato o non aver la minima fiducia in Lui… I discepoli sanno bene che è Gesù quello che sta davanti a loro ma il cuore non è ancora sintonizzato con il cervello: con la ragione sanno ma con il cuore ancora dubitano! Come sono importanti per noi questi atteggiamenti dei discepoli, sono la radiografia perfetta della nostra condizione credente! Quante volte ci troviamo pari pari in questa situazione: preghiamo, frequentiamo, andiamo a catechismo, eppure, non appena qualcosa ci sfugge, il dubbio ci assale… Imitiamo i discepoli: crediamo e teniamo chiusa la nostra bocca! Buona Pasqua