«Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande». Chi ha avuto la gioia di visitare il Santo Sepolcro a Gerusalemme può capire bene questi sentimenti. Quando si vive un pellegrinaggio in Terra Santa non si vede l’ora di fare tappa al Sepolcro: generalmente c’è da fare una grande fila e si ha tutto il tempo per pensare e mettersi nei panni dei discepoli e delle donne in quella lontana mattina di Pasqua… Si entra con un certo timore – non è la paura! -, un sentimento profondo del mistero… quasi c’è il desiderio di vedere Gesù… eppure si sa bene che Gesù non è più lì! Ma quel luogo trasuda in una maniera del tutto speciale di Lui… Quando si sta per entrare ci sono dei monaci piuttosto burberi che intimano di fare in fretta, non si può indugiare in preghiera… si riamane un po’ scossi, quasi seccati! Tanta fatica, tanta pazienza per arrivare fino a lì per poi poter godere di pochissimi istanti della straordinarietà di quel luogo. Eppure questa esortazione a fare in fretta ad uscire diventa quasi evangelica: non si può stare nel sepolcro! Occorre uscire in fretta! C’è una gioia grande da condividere: il sepolcro è vuoto! Quindi? Gesù è vivo! Buona Pasqua