«Il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente». Con queste parole inizia la liturgia della Parola dell’azione liturgica nella memoria della morte in croce di Gesù. Sembra un paradosso: siamo a contemplare un condannato a morte, passato dalla gloria dell’acclamazione a Re Messia al fallimento della croce, e qui si parla di uno che ha successo e che è esaltato… di che cosa stiamo parlando? Eppure, è proprio così! Questa è la visione delle cose secondo Dio: non è grande chi si esalta ma chi si abbassa! Non è grande chi vince ma chi perde! Non è grande chi si fa servire ma chi serve! Non è grande chi si afferma ma chi ama! Il Crocifisso è la gloria di Dio! Non per niente nell’iconografia classica il Crocifisso non è mai stato raffigurato nel dramma della morte ma nella gloria della risurrezione! Pensate al famosissimo Crocifisso di san Damiano che si contempla ad Assisi: Gesù è sulla croce ritto in piedi, con gli occhi aperti e con il viso sereno, immagine di Colui che vince sulla morte e regna per sempre! Allora, oggi non è per noi cristiani un giorno di lutto ma di festa: davanti a noi si svela tutta la gloria dell’Altro Mondo… Buona giornata