«Intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta». Questo versetto del Vangelo ha oggettivamente un non so che di tragico: è la descrizione del momento specifico che segna il drammatico destino umano del Figlio di Dio. Sembra che Gesù, in questo gesto, semplicemente segnali ai discepoli il responsabile del tradimento… in realtà, a mio parere, c’è un di più! Quel boccone è l’ennesimo tentativo di Gesù di stare dentro il cuore di Giuda e accompagnarlo nella sua tremenda solitudine nella quale il maligno presto lo inabissa! Gesù non sospende la comunione con nessuno, anche con chi lo uccide… è l’amore ad oltranza! È l’amore che non molla e che spera fino alla fine di evitare l’inferno a chi, tentato, sceglie la strada sbagliata e si condanna alla morte… In ogni Santa Messa che celebriamo Gesù intinge il boccone nel piatto e ce lo offre: chissà che anche noi siamo nelle condizioni di Giuda… Chissà quante volte quella presenza silenziosa ma efficace di Cristo in noi ci ha evitato sentieri di morte e ci ha mantenuto nel sentiero della vita! Siamo tutti dei salvati! Siamo tutti dei potenziali Giuda bisognosi di essere inabitati dal Signore… Chiediamogli di restare con noi: troppo facile perdersi! Buona giornata