«Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza». È la testimonianza resa ad Abramo dalla Lettera agli Ebrei e che la liturgia odierna riconosce anche a san Giuseppe. Direi a buon ragione! Un uomo che accetta di sposare una donna che dice di essere gravida per opera delle Spirito Santo è davvero illuminato interiormente da una grazia che gli permette di guardare la realtà oltre l’apparenza… è credere sperando contro ogni speranza! Mi sembra un messaggio molto appropriato per il nostro mondo così appiattito sulla nuda e cruda fattualità delle cose: siamo in avaria di speranza, tutto è maledettamente piatto, cinico, immanente… L’uomo contemporaneo ha richiuso fuori il cielo, ha ridotto la sua vita all’orizzonte terreno: non c’è spazio per l’opera di Dio, per l’imponderabile grazia divina. Se il mondo si riduce a quello che fa l’uomo c’è poco di promettente all’orizzonte! Un salmo, a ragione, recita: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo”… Abbiamo bisogno di poter sperare nella novità sorprendente di Dio: solo Lui può sparigliare le carte e aprire scenari nuovi, aprire strade nel deserto… Grazie alla fede e alla speranza di san Giuseppe si è affacciato al mondo niente meno che il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo! Della speranza di san Giuseppe ne godiamo ancora oggi, dopo più di 2000 anni… Buona giornata