I segni e i miracoli che Gesù compie sono fatti tutti alla luce del sole: chi vi assiste non ha modo di negarne l’evidente straordinarietà! Eppure, il Vangelo non manca di chiosare che non tutti credevano alla trascendenza di Gesù! La fede non segue le logiche della scienza: è una questione di cuore, di libertà, di scelta. È l’amore che crede, non la ragione! La ragione è asettica…

Noi non abbiamo sotto gli occhi gli atti prodigiosi computi da Gesù ma i segni dell’opera di Dio sono indubitabilmente oggetto della nostra fruizione quotidiana: il miracolo della vita, della natura in genere, è qualcosa di enormemente prodigioso. Eppure, si può rimanere del tutto indifferenti rispetto alla attribuzione e alla riconoscenza di Chi ne è all’origine.

“C’è da convertire il cuore”, ci viene ripetuto più volte nel tempo della Quaresima: è necessario allenare la nostra sensibilità perchè impari a riconoscere i segni della manifestazione del Signore… è un allenamento necessario in vista dell’evento finale della Pasqua! Non si crede tutto d’un tratto: è questione di tempo e di cura del cuore!

La questione spirituale non è banale come spesso si crede: ha bisogno di un’opera attenta e metodica! Per questo c’è bisogno della Quaresima per arrivare alla Pasqua!