«Si avvicinavano Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano». Interessantissimo questo versetto che introduce la notissima parabola del “Figliuol prodigo”! In pochissime parole è stigmatizzato l’atteggiamento che distingue nettamente il cuore dei pubblicani da quello dei farisei: i pubblicani ascoltano, i farisei mormorano. Se vogliamo scandagliare il nostro cuore e riconoscerne l’orientamento, basta che consideriamo quanto siamo capaci di stare in silenzioso ascolto per discernere e quanto, invece, siamo propensi a parlare a vanvera per lamentarci di ogni cosa che ci capita! Il Vangelo è un dono esorbitante che ci è stato posto tra le mani, sempre capace di illuminare i nostri dubbi e le nostre fatiche… se noi non siamo disposti ad ascoltare perchè siamo satolli del nostro io ci sono esigue possibilità affinche la Parola ci possa raggiungere e sanare! Papa Francesco non smette di ripetere che Dio non smette di donarci la sua salvezza e la sua misericordia siamo noi che non la desideriamo e non la accogliamo! Quanto è vero… Lo spazio dell’azione di Dio in noi è sempre e solo la nostra povertà: se la riconosciamo e la facciamo diventare oggetto di preghiera faremo esperienza certa della sua Grazia! Viceversa, tronfi della nostra giustizia respingeremo ogni tentativo di salvezza! Buona giornata