«Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati». “Abbi giudizio!”, era una esortazione che, da piccolo, mi sono sentito rivolgere molte volte. In fondo voleva dire: sappi giudicare con ponderazione le azioni che compi… l’oggetto del giudizio doveva essere prevalentemente il mio comportamento e non quello degli altri! Bene: nella società contemporanea, che si presenta come libertaria e aperturista, in realtà, tutto si muove a partire dal giudizio dell’altro e, ancor peggio, a partire dalla condanna! Quando una persona non è allineata al sistema viene posta sulla graticola dell’opinione pubblica per subire una condanna ancor prima del giudizio! Basta un sospetto di errore per annientare una persona e metterla alla gogna… Gesù ci chiede di non giudicare: è un vero e proprio comandamento! Mi accorgo, personalmente, di essere portato d’acchito a fare frettolose considerazioni sulle persone… Gesù suggerisce: “Prima di guardare alla pagliuzza dell’occhio del fratello, guarda alla trave che c’è nel tuo!”… L’unico giudizio doveroso è, come dicevo all’inizio, quello su di sè! Potrebbe essere un buon esercizio quaresimale osservare come si coniuga lo sguardo che abbiamo sui nostri fratelli con l’insegnamento di Gesù : vedremo che sarà facile trovare materiale sufficiente per la prossima confessione… Buona giornata