«Pregando, non sprecate parole come i pagani». Ci sono momenti in cui è bene parlare e momenti in cui è bene tacere… e fin qui, nulla da eccepire! Poi, ci sono momenti in cui è doveroso parlare con una certa dovizia nell’esporre i particolari di una determinata situazione e momenti in cui è assolutamente necessaria la sintesi. Bene: Gesù ci insegna che quando si prega la parole devono essere l’essenziale! Dio non ha bisogno delle nostre didascalie per capire che cosa deve fare: sa benissimo qual è il nostro bene e qual è l’obiettivo finale che vuole raggiungere. Soprattutto, Gesù ci insegna quali sono le cose da chiedere, quelle che noi forse non ci verrebbero nemmeno in mente… La preghiera non deve mai essere autoreferenziale! La preghiera cristiana è tale quando cerca la volontà di Dio e non la propria… Non ci sono i miei bisogni a prescindere da quelli degli altri: non per altro ma perchè gli altri sono nostri fratelli! Sono cari a Dio tanto quanto noi! Se penso alle preghiere che sento fare, nella gran parte delle volte, sono rivolte al proprio ombelico… tutte a salvare la propria pelle! Non sprechiamo parole e facciamo nostro il “Padre nostro”. Buona giornata