«Tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me». L’altro giorno, guardando la televisione, mi sono imbattuto nell’intervista di un noto giornalista che stava raccontando il suo reportage sui profughi che seguono la rotta balcanica per raggiungere il nord Europa: ad un certo punto, dopo aver manifestato la sua estrazione cristiana evolutasi nell’agnosticismo, ha affermato, però, di aver scoperto Cristo proprio in questi poveracci in cerca di una vita degna… Diceva proprio: non si tratta di vivere dei valori cristiani ma di incontrare Cristo in persona che si presenta oggi a noi nei panni di questi crocifissi della storia di oggi! Proprio in questa direzione va il vangelo odierno: Gesù dichiara apertamente di identificarsi in coloro che soffrono e arrancano nella vita… è discepolo colui che lo riconosce e lo serve! A noi, abituati al culto e alla preghiera, forse capita di ritenere sufficiente una relazione spirituale: Gesù ci chiede di fare un passo oltre! La preghiera è la luce che permette di trasfigurare il volto dei fratelli e di riconoscervi l’immagine di Cristo! “Non si può amare Dio che non si vede se non si ama il fratello che si vede”, direbbe Giovanni! Lasciamoci interpellare… Buona giornata