«Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati». C’è un tempo in cui è giusto incoraggiare al bene e c’è un tempo in cui è doveroso accusare il male. Dio desidera che facciamo un po’ di chiarezza in noi, ognuno guardando al proprio cuore e non a quello degli altri. Il profeta ha il compito di chiamare con il loro nome i peccati e farli presenti al popolo! Gli uomini corrono seriamente il rischio di convincersi che va tutto bene quando, invece, sono sull’orlo del baratro! Difficilissimo oggi dare un nome al male, parlare di peccato… ognuno si sente legittimato a fare quello che gli pare giusto fare senza fare minimamente riferimento a Dio! Dio è una realtà evanescente… è sostanzialmente una proiezione del proprio io… non è una persona, uno che ti sta davanti e da cui ti senti amato e che riconosci come il Signore! Tutto dipende dal proprio io assoluto e autonomo! Ma è un grande imbroglio… è facilissimo riconoscere questa anomalia quando un adolescente si intestardisce e vuol fare di testa propria! Ecco: da adulti capita la stessa cosa con Dio! Per questo in maniera secca e decisa, Dio sceglie di rimettere i puntini sulle i… Buona giornata