«Davide disse a Natan: “Ho peccato contro il Signore!”. Natan rispose a Davide: “Il Signore ha rimosso il tuo peccato”». Mi fa impressione questa immediatezza: Davide chiede perdono e Dio glielo accorda, senza pensarci un solo istante. Per noi è inconcepibile: se uno commette una colpa, subito abbiamo bisogno di fare il processo alle intenzioni! La colpa, per noi, è solo l’apice di un processo che disvela la cattiveria del cuore: uno compie il male perchè ha dentro il male! Non riusciamo a pensare che uno possa aver compiuto il male senza malizia… E il colpevole è meritevole di punizione senza se e senza ma! Di fronte al peccato di adulterio di Davide, Dio non commina la pena e, poi, sotto condizione, il perdono: fa esattamente il contrario! Prima perdona e, poi, segnala un percorso di redenzione anche attraverso una pena. Significa che a Dio interessa la persona: prima si è figli e poi si è peccatori! Gesù ci esorta: “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro”. Cosa vuol dire? Vuol dire che, a fronte di un uomo che pecca, la nostra prima considerazione deve essere quella di riconoscere che è figlio di Dio e nostra fratello e, solo successivamente, pensare al percorso di redenzione necessario. Che conversione… Buona giornata