«Vide e credette». La mattina della risurrezione, tanti andarono al sepolcro. Ognuno affrontò il momento in maniera diversa: qualcuno scappò spaventato, qualcuno incredulo, qualcuno perplesso… uno, il discepolo amato, “vide e credette”. Vedere e credere sembrano due verbi inaccostabili: se uno vede, di per sè, non ha bisogno di credere… ha sotto gli occhi la verità, deve solo prenderne atto! Per il senso comune, crede chi non vede perchè fa una sorta di salto nel buio e si fida di quello che sente con il cuore. In realtà, la fede cristiana è proprio un’altra cosa: è credere alla realtà così come si vede! Credere che dentro questa realtà, qui ed ora, ci sia la presenza di Dio… credere che le persone, le cose e gli avvenimenti siano intrise di Dio! Guardiamoci attorno: non si contano le prese di distanza dalla realtà… l’ultima trovata è quella di un gruppo politico che ha fatto girare in rete un biglietto augurale con una immagine della natività cosiddetta inclusiva: due papà, due mamme… invece che di Giusppe e Maria! Questo si chiama sovvertimento della realtà: si vede ma non si crede! Si ipotizza dell’altro! È molto più facile credere nelle proprie idee piuttosto che credere nella realtà… pensiamoci! Buona giornata