«Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto». Proprio l’altro giorno una signora mi ha confidato: “vorrei accanto un uomo imprevedibile… quello che ho è troppo prevedibile”! Mi ha fatto pensare. Sembra che chi ci vive accanto non sia mai la persona giusta. Generalmente, ce la facciamo andare bene ma sembra che effettivamente “ci sarebbe potuto andare meglio”! Possibile che la realtà sia sempre così deludente? Che dentro gli incontri che abbiamo non si possa riconoscere qualcosa di bello e significativo? Gesù dice ai suoi discepoli che attendono il profeta Elia: è già venuto ma non è stato riconosciuto! Le nostre attese sono corrisposte ma non abbiamo gli occhi e la disponibilità interiore per accoglierle! Chi ci vive accanto non è un riempitivo ma è un segno della cura e dell’amore di Dio! Anche con i limiti vistosi che conosciamo ogni persona è annuncio della pienezza… anzi proprio quei limiti sono il dono più grande: perchè ci ricordano che l’unico che compie la nostra vita è il Signore! Tutti sono importanti, tutti sono preziosi, tutti hanno qualcosa da annunciarci ma solo Dio ci salva da una vita incompiuta! All’incontro con Dio si arriva preparati solo attraverso la vicinanza di persone limitate… eppure luminose! Buona giornata