«Sento compassione per la folla». Vorremmo tanto rendere ragionevole tutto ciò che facciamo. I genitori vorrebbero avere il metodo infallibile per dare una giusta e corretta educazione ai figli… I preti vorrebbero avere gli strumenti più efficaci e performanti per portare a Cristo tutte le persone a loro affidate… i politici vorrebbero far quadrare tutti i servizi affichè gli elettori potessero essere contenti e soddisfatti… gli operatori nel campo delle povertà vorrebbero avere le strategie giuste per raddrizzare le vite di chi è allo sbando fornendo i servizi giusti… ma non è proprio possibile! Riuscire ad applicare degli standard, dentro il mondo delle persone, è praticamente impossibile… Gesù stesso – leggiamo nel Vangelo – spesse volte ha messo da parte le leggi degli uomini – persino quelle della Torah – e ha lasciato parlare il cuore! La compassione, alla fine, è l’unica via per uno sguardo buono verso l’uomo… perchè? Perchè l’uomo è sostanzialmente un povero, un bisognoso, un fragile! Se si applicano per ogni uomo gli stessi parametri e le stesse regole si commettono più ingiustizie che passi avanti! La compassione non è il buonismo ma lo sguardo speciale e attento verso le persone, fatto di benevolenza e di fiducia, dove ciò che interessa non sono i risultati ma solo l’amore donato… Buona giornata