«Su qualunque argomento in fatto di sapienza, li trovava dieci volte superiori a tutti i maghi e indovini che c’erano in tutto il suo regno». Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa sono giovani ebrei deportati in Babilionia dal re Nabucodonosor, scelti per vivere nella sua corte e istruirlo sulla lingua e sulle tradizioni del loro popolo. Una prima considerazione che mi viene è che si tratta di una scelta molto intelligente e aperta: Nabucodonosor non pensa di poter sottomettere con la sola forza gli israeliti, preferisce conoscerne i lineamenti per poter esercitare il suo potere nella maniera più consona alla loro fisionomia… se penso all’idiozia di uomini di potere oggi che pensano di imporre la loro egemonia solo con la violenza delle armi… Una seconda considerazione riguarda la scelta di questi giovani di rendersi disponibili alle richieste del re, andando a vivere nella corte, ma tenendosi in qualche maniera distaccati, non bevendo e mangiando alla sua mensa…si può stare nel mondo senza per forza esserne fagocitati… Una terza considerazione è l’onestà intellettuale di Nabucodonosor che riconosce l’intelligenza e la finezza sapienziale di giovani che provengono da una cultura molto diversa della sua: se penso all’ideologismo di cui siamo circondati oggi mi viene da piangere! Ma siamo davvero più avanzati oggi? Mah… Buona giornata

 

P.S. Una preghiera per don Gino che per tanti anni ha servito la nostra comunità: il Signore gli apra le porte del paradiso! Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, reciteremo il Rosario in suo suffragio questa sera alle 18.30 in San Vincenzo. Presiederà il funerale il nostro Vescovo Oscar martedì 28 alle ore 15.00 al Redentore.