«Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Quando leggiamo questa espressione noi non riusciamo a coglierne tutta la potenza simbolica che evocava negli ebrei di quel tempo: il tempio – si può benissimo dire – era la loro stessa identità! Il tempio, insieme alla Legge mosaica, costituiva la struttura portante del popolo d’Israele: la distruzione del tempio coincideva con la loro dispersione… Ancora oggi, i movimenti sionisti hanno come scopo la conquista della terra d’Israele proprio per poter ricostruire il tempio e tornare a compiere i sacrifici a JHWH secondo quanto prescritto dalla Torah… Ebbene: il fatto che Gesù invitasse a distruggere il tempio era una vera e propria bestemmia, un sacrilegio! Ma Gesù davvero pensa questo: il tempio è Lui, uomo e Dio! Lui è il luogo della presenza di Dio! Dio non sta in una costruzione fatta da mani d’uomo: quella è un idolo! Proviamo a sentire rivolte a noi, oggi, le stesse parole: se ci venisse detto di distruggere tutte le nostre Chiese perchè Dio abita nell’uomo che cosa risponderemmo? Come reagiremmo? Non siamo anche noi diventati più devoti alle strutture più che agli uomini, definiti da Gesù “tempio dello Spirito santo”? Lasciamoci provocare da una parola che ci mette a nudo non poco… Buona giornata