«Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti». In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere più volte il Vangelo delle beatitudini: la cosa più chiara che emerge è che le beatitudini sono, sostanzialmente, la narrazione della condizione di Gesù! È lui il povero, l’afflitto, l’affamato di giustizia, il puro di cuore, l’operatore di pace, il misericordioso, il mite, il perseguitato: pur dentro queste condizioni così avverse vive nella beatitudine! Potremmo dire che, ogni volta che nel Vangelo viene annunciata una beatitudine, noi dobbiamo vederci Gesù come il protagonista che invita noi a prendere parte al suo medesimo destino di gioia… Ecco: anche nell’invitare le persone più malconce, incapaci di riconoscenza, Gesù è un perenne esempio! Noi che partecipiamo ogni giorno ala suo banchetto non siamo forse questi poveri diavoli poveri, storpi, zoppi e ciechi? Gesù non chiede a nessuno di fare ciò che Lui per primo non ha fatto! Non è come quelli che gridano “armiamoci e partite”… È lui per primo che si mette capofila nel cammino di conversione! Lui che è il giusto si fa ingiusto per portare alla giustizia tutti noi… Non possiamo non accorgerci di così grande abnegazione da parte di Dio ed esserne profondamente riconoscenti! Buona giornata