«Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei… notando come sceglievano i primi posti». Quando capita di essere invitati ad un pranzo, ormai, prima di sedersi si attendono indicazioni: generalmente è il padrone di casa a stabilire chi e dove sedere… Capita di sovente, però, che venga lasciata libertà e, allora, c’è per tutti l’imbarazzo della scelta: il capotavola, ad esempio, è solitamente, un posto di rilievo e, per educazione, lo si ritiene irricevibile… Sembra che dove Gesù è stato invitato, avvenga esattamente il contrario: tutti spingono per avere il posto d’onore! Possiamo dire, quindi, che siamo diventati tutti bravi, che abbiamo recepito la lezione? Formalmente forse sì ma nel cuore quell’ambizione ad essere primi è sempre presente! Spesso e volentieri l’umiltà che esterniamo è più di facciata: interiormente rimaniamo degli ambiziosi! Il lavoro sulla nostra superbia e alterigia non è mai finito… Il pensiero “Lei non sa chi sono io”, sotto sotto, arde con vigore nel nostro cuore e nella nostra mente! E se non siamo qualcuno, sbracciamo per diventarlo… Poi, accade un’altra cosa: chi ha raggiunto un posto di rilievo non vede l’ora di perderlo perchè troppo impegnativo da sostenere! Imparassimo ad essere quello che siamo… Buona giornata