«Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». C’è un dato incontestabile della natura che definisce il legame di paternità/maternità e di figliolanza: il cosiddetto sangue. È un legame viscerale, sotterraneo, che niente e nessuno può cancellare. È un legame, tuttavia, che non assicura la comunione: le liti e le contrapposizioni parentali non si contano… Esiste, inoltre, un legame spirituale, fatto di sintonia di pensiero, di condivisione di intenti, di intesa immediata che lega in una maniera del tutto particolare, superando di gran lunga la carne e il sangue. Tutti conosciamo bene la diversità tra il rapporto che intratteniamo con un famigliare e il rapporto che intratteniamo con un amico intimo… Quale è più buono? Non si può dire che uno è meglio o peggio, tuttavia, è innegabile che il legame spirituale è quello più alto e significativo! Gesù ci fa capire che il legame con sua Madre, ad esempio, non si fonda sulla carne ma sul comune ascolto della Parola: è nella comunione con il Padre che si fonda la loro comunione! Questo tipo di legame è superiore perchè è aperto alla universalità! Rompe gli argini della carne e apre alla vastità dello spirito… è la Chiesa! Buona giornata