«Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli». Leggendo questo versetto che racconta la vocazione dell’apostolo Matteo mi è venuto spontaneo associarlo alla celebrazione dei matrimoni… Perchè? Perchè è oggettivo che la maggior parte di chi si sposa proviene da una vita non conforme alle regole e alle norme morali suggerite dalla chiesa! Soprattutto si tratta di persone che per il tran tran della vita hanno abbandonato da anni la preghiera e la “pratica” della fede…. Però, devo dire, nella scelta di sposarsi in chiesa esprimono un desiderio di senso… un po’ come c’era nel cuore di Matteo… Ma è necessario che qualcuno vi presti attenzione e lo intercetti! Quando avviene l’incontro tra la sete e l’Acqua viva che disseta per la vita eterna non ce n’è per nessuno! Parte un cammino virtuoso che culmina nella celebrazione sacramentale dove partecipano tanti parenti e amici… anche loro digiuni di fede! Ma l’amicizia è più forte dell’indifferenza e tutti entrano in chiesa! Si siedono alla tavola della Parola anche loro… forse un po’ indifferenti… ma se la Parola stimola l’appetito, altri lontani si avvicinano! Davvero le pagine del Vangelo sono pagine di oggi… non perdiamo l’occasione di sederci a tavola con l’umanità intera, senza preclusioni di sorta! Buona giornata