«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo». Gesù è disceso dal cielo, si è incarnato, si è unito all’umanità, ha donato tutto ciò era suo – la divinità – e ha preso su di sè tutto ciò che era nostro – l’umanità -. La discesa è stata tutta una progressiva spoliazione fino alla morte di croce… era nudo sulla croce: nessuna traccia della divinità, nessuna traccia dell’umanità… tutto offerto! Eppure la croce è considerata il punto trampolino di lancio per salire al cielo e tornare a splendere in tutta la sua bellezza! Nella croce vediamo esaltata la grandezza di Dio che è talmente ricco da non dover conservare niente per sè… nel dono gratuito e totale di sè diventa evidente che Dio non bada a spendersi totalmente per il mondo perchè è pieno di vita. La vita donata entra nella pienezza del cielo, nella pienezza di Dio! È giusto, pertanto, esaltare la croce: ovviamente, non come strumento di tortura ma come ispirazione al dono totale di sè… noi che abbiamo così paura di morire, di perdere, di soffrire, nella croce troviamo le motivazioni per non temere, per riconoscere che non c’è sofferenza offerta che non trapassi il cielo! Buona giornata