«Perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza». Non perdo l’occasione, nei funerali che celebro, di ricordare che il rito cristiano non è una celebrazione di una fine ma di un nuovo inizio! Pertanto, sebbene il dolore segni il passaggio della morte, lo spirito deve aprire alla gioia! Nella Messa esequiale non viene omesso l’alleluia e nemmeno si saltano gli inviti al ringraziamento e alla gioia nel prefazio: si celebra come tutti i giorni, con lo stesso linguaggio, nella stessa pace, con le stesse certezze di fede! Un cristiano se ha davvero incontrato Gesù non lascia alla tristezza nemmeno un brandello del suo tempo: siamo risorti! La morte non ha alcun potere sull’uomo! Di vita in vita, è il progetto che Dio ha pensato per la storia! Questo non vuol dire che non si possa o non si debba piangere: anzi! Il pianto è un espressione che accompagna l’uomo sia nei momenti di gioia intensa come nei momenti di profonda tristezza… Le lacrime hanno dentro dolore e gioia insieme! Tocca a noi dare al lacrime un significato e comprendere come siano il segnale di qualcosa che è si compie… sono come un crinale: è questione di che senso diamo alla realtà! Buona giornata