Siamo al centro dell’estate, un tempo generalmente dedicato alla vacanza. La liturgia ci presenta Gesù in preghiera, su un monte, da solo. Chissà che non sia un bel suggerimento per noi perché proviamo a vivere un po’ di solitudine e di raccoglimento. Così travolti durante l’anno da mille attività e distrazioni, ritagliarsi un’oasi di pace è quantomai auspicabile. Stiamo attenti alle vacanze mondane tutte attività e frenesia.

Anche la prima lettura ci parla di Elia in solitudine su un monte. Il profeta è in una fase di profonda crisi: ha lottato in nome di Dio, ha preso posizioni scomode e i poteri forti hanno messo la taglia su di lui… sotto la protezione di Dio pensava di essere invulnerabile ma la fatica della prova lo mette con le spalle al muro! Ha bisogno di capire che Dio è con lui e che non lo ha abbandonato… Immagina che Dio debba essere nell’impeto del vento o nel frastuono del terremoto o nell’implacabilità del fuoco… nulla di tutto ciò! Dio si presenta nel sussurro di una brezza leggera!

Abbiamo bisogno di Dio come Elia! Lo cerchiamo tutti i giorni! Anche nell’agitazione del tran tran quotidiano cerchiamo Dio… ma solo il silenzio e la pace sono in grado di mostrarcelo sul serio!