«Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa». È la richiesta fatta dal popolo d’Israele ad Aronne in un momento di smarrimento e di insicurezza. È chiaro che l’uomo non sa dove andare, è disorientato, cerca qualcuno che lo istradi. Mosè aveva assicurato fino a quel punto un percorso: si era presentato a nome di Dio e il popolo si era fidato! Ora, da giorni, Mosè si era ritirato sul monte Sinai e sembrava non arrivare più… Pur di avere qualcuno davanti a sè, il popolo si fa un idolo che non ha testa, non ha occhi, non ha piedi… il vitello d’oro non può portarli da nessuna parte! Il vitello d’oro non portà che essere posto sulle spalle di qualcuno ed essere portato… quindi chi è che la guida? Il popolo stesso… tutta una illusione, con l’aggravante di aver un idolo che succhia per sè tutto l’oro e impoverisce tutti! Non siamo per nulla lontani da questa prospettiva… pensate al calcio, ai divi dello spettacolo, al mondo del divertimento: si chiede a loro la gioia… ma sono uomini… idoli che chiedono per sè ma non sono in grado di dare nulla! Ritorniamo a Dio! Egli è l’unico che dona senza chiedere nulla in cambio… Buona giornata