«In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi». Questa è una delle convinzioni fondamentali che un credente deve avere per essere tale! Fintanto che non si scopre, non si sente, non si sperimenta, l’amore di Dio non ci può essere fede… al limite ci può essere religione, che, appunto, è il contrario! Ossia il tentativo di “amare” Dio per ingraziarselo e salvarsi la pelle! L’amore di Dio è fondativo di ogni esperienza autentica di fede che si esprime esattamente con la gratitudine! Chi è amato gratuitamente, immeritatamente, oltre misura, non potrà che corrispondere a quell’amore con tutta la gioia e la pienezza possibili! Infatti, a mio parere, è visibilissimo come i credenti si dividano in due categorie: i figli e i servi! Quelli che si esprimono nell’amore con naturalezza e abbandono seguoendo la logica del Vangelo e quelli che, arrancando, stanno alle regole ma sempre recriminando perchè gli altri fanno un po’ meno e non è giusto… Un esempio interessante, seppure non propriamente calzante, lo troviamo nelle due sorelle del vangelo di oggi, Marta e Maria: una serenamente abbandonata nell’ascolto del Maestro e l’altra angosciosamente indaffarate nelle mille occupazioni… Siamo amati! Stupiamoci e godiamone! Buona giornata