«Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne». Non appena vedo un film che ha come contesto il mondo ebraico con tutte le sue tradizioni e ritualità non me lo perdo: mi piace da morire questo vivere dentro una memoria del passato che diventa vita per il presente! C’è un sapore sacrale in tutti quei cibi, in quei canti, in quei riti, davvero formidabile. È chiaro che quella rigidità così puntigliosa fa un po’ paura e suscita non poche perplessità ma il senso d’appartenenza che offre è assolutamente suggestivo. Di contro, c’è il nostro mondo contemporaneo, così impegnato a trasfondere nella cultura l’ideologia nuovista dove tutto ciò che è tradizione è stigmatizzato come bavaglio alla creatività… tutto viene immolato al moloch del nuovo e del progresso! Quando penso alle nuove generazioni, ormai lontane dal culto e dalla liturgia, mi chiedo come faranno a dare unità e direzione alle loro azioni? Il tempo scandito dalle feste e dalle liturgie che ha caratterizzato millenni di storia da che cosa sarà sostituito? E non si dica che si vive ugualmente… certo che sì! Ma la bellezza? E il senso? Domande… Buona giornata