La parola “predica” ha subito nel tempo un’accezione molto negativa, tant’è che “fare la predica” ha lo stesso significato di “fare un rimprovero”. Non è possibile supporre che Gesù abbia invitato i discepoli a rivolgere agli uomini parole con intento moralizzatore! Non si tratta affatto di raddrizzare la baracca con idee forti e chiare…

Che ci aiuta a decifrare il giusto intendimento di Gesù sull’invito a “predicare” è l’azione che, viene sottolineato, la deve precedere: “strada facendo”. Cosa vuol dire? Vuol dire che la prima cosa fondamentale dell’annuncio è il cammino personale, è il percorrere per primi un itinerario di conversione su di sé! Mettersi in gioco personalmente…

La testimonianza è credibile e contagiosa quando è veicolata non tanto dalle parole ma dai comportamenti conformi al bene! Come diceva molto bene san Francesco d’Assisi ai suoi frati: “Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole”, mostrando come la parte da leone nella testimonianza di fede la fanno le opere e non le parole!

Il termine stesso “predicare” è composto da due parole “pre” (prima) e “dire”. Nel predicare occorre decidere bene che cosa debba essere detto per prima, guai sprecare parole… precedenza alle azioni!