«Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Gesù, interrogato, si rifiuta di dare spiegazioni a ciò che gli viene chiesto. Scortesia? No, senso del limite. Ci sono cose che vanno dette e cose che vanno taciute, attendendo il tempo propizio per rivelarle. Non solo. Ci sono persone che sono pronte a ricevere determinati messaggi e ci sono persone che non hanno ancora una idonea predisposizione all’accoglienza. Questo senso del limite sarebbe quanto mai opportuno ritornasse in auge negli uomini del nostro tempo: c’è una spudoratezza nel mondo della comunicazione non solo nelle immagini ma anche nelle parole… basta accendere una televisione o navigare in internet o osservare una piazza gremita di persone o ascoltare discorsi sul treno per incorrere in parole senza pudore e senza rispetto da arrossire dalla vergogna! Saper parlare al punto giusto, saper tacere al momento opportuno, sono doti sempre più rare… A fronte dei dogmi “uno vale uno”, “ognuno può dire quello che si sente”, “tutti hanno diritto di parlare”, “niente censura”, i discorsi più di peso sono quelli di pancia, ad effetto, che colpiscono l’emotività! L’importante è fare audience, colpire, scioccare… il ragionamento pacato e argomentato non va più di moda! Gesù ci insegna che, a volte, è meglio tacere… Buona giornata