«Avendo visto da lontano un albero di fichi… quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie». Mi colpisce sempre la lettura di questo brano di Vangelo dove si racconta che Gesù ha fame e, non trovando fichi su un albero, lo maledice… ed esso secca. L’evangelista annota che, tra l’altro, non era nemmeno la stagione dei fichi… È chiaro che c’è un senso più profondo. La pianta di fichi ha la caratteristica di offrire frutti in gran parte dei mesi dell’anno… si usa dire “non ho trovato un fico secco” proprio perchè su un fico i frutti rimangono tanto tempo, anche secchi! Il fico è l’uomo e i frutti sono gli atti d’amore: un uomo che non ama è maledetto! In qualche maniera, seppure minimale, deve amare altrimenti è come morto! Il maledire un fico pieno di foglie verdi è dichiararne l’effettiva inutilità… un uomo che vive senza amare, è vero che è vivo, ma è solo apparenza! Nella sostanza è già morto! È un’illusione pensare di vivere senza amare… è avere solo delle foglie… quelle stesse foglie che servirono ad Adamo ed Eva a coprirsi dopo il peccato… a nascondere la realtà della loro ferita mortale! Che grazia quando ci è detto in faccia prima di morire che siamo già morti: forse possiamo riprenderci! Buona giornata