È un dono di Gesù lo Spirito Santo. Un dono offerto agli amici. Un dono che necessita di essere accolto. Occorre “ricevere”, cioè prendere con sé un Altro. Lo Spirito Santo non è una immagine ma una persona, è Dio stesso. Sostanzialmente, il dono che Gesù fa ai suoi discepoli è una sorta di divinizzazione: lo Spirito Santo santifica, ossia rende possibile alla carne, intaccata dal limite, di essere secondo Dio.
Nella storia della salvezza è sempre stato questo il compito dello Spirito Santo: rendere storico, tangibile, esperienzialmente palpabile il Divino. È lo Spirito santo l’anima dell’Incarnazione: è grazie allo Spirito santo che Maria genera il Figlio di Dio dando una carne, un volto, a Colui che nessuno mai ha visto o conosciuto! Lo Spirito santo unisce, mette insieme cioè che altrimenti è diviso, separato, distante.
Nel momento in cui Gesù soffia lo Spirito Santo sui discepoli, in pratica, rifà l’incarnazione! Fa’ sì che il volto dei discepoli riveli un Altro! Mette Dio nella loro vita, dentro il loro cuore e dentro la loro mente: ogni cosa che faranno e diranno sarà di più di quello che loro stessi intenderanno dire o fare! Tutto questo avviene ancora oggi per noi…