«Ora io vengo a te perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia». Gesù è ormai condannato a morte dai poteri forti del suo mondo ma per Lui non c’è morte ma incontro con il Padre. Chi lo vuole mettere in croce pensa di bloccare l’opera di Gesù, in realtà, lo aiuta a portarla a compimento! Il Padre è l’origine e il fine della gioia. Gesù spiega ai suoi discepoli che sta andando al Padre: la reazione non è delle migliori… il suo non essere più con loro li destabilizza enormemente! Ma Gesù sottolinea che questa è la sua gioia e deve diventare lo scaturigine della gioia di ogni discepolo. In effetti è proprio così: se uno non ha la certezza di riposare nelle braccia amorose del Padre non ha veramente possibilità per vivere una serenità e una gioia autentiche. Nessuno, al di fuori di Gesù, ha mai detto una cosa del genere: l’esperienza che ha avuto era talmente intrecciata con il Padre che non poteva non esternarla e renderla partecipe dell’umanità intera. Gioiamo delle confidenze di Cristo e camminiamo lieti nel cammino della sequela. Buona giornata a tutti voi