«Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». L’apostolo Tommaso è molto intelligente e pone a Gesù domande sempre pertinenti al cuore dell’uomo. La prima è “Dove vai?”. È un grande mistero la destinazione esistenziale dell’uomo. Ogni uomo si chiede quale sia l’approdo della propria vita. Ognuno di noi sa dove vuole arrivare ma non ha la certezza di potervi arrivare, ci sono tante incognite: la salute, la morte, il male in genere… Gesù, al contrario, molte volte ha dichiarato la sua meta: “vado al Padre”… ma i discepoli non riescono ad avere una visione così chiara. Per questo la seconda domanda: se il destino è andare al Padre, come arrivarci? Quale via percorrere? Alla fine il desiderio è quello di avere le indicazioni per poi affrontare il percorso in autonomia! Il vizio di fondo dell’uomo è sempre lo stesso: fare a meno di Dio e dei fratelli per affermare il proprio io autonomo! Gesù si dichiara come “la via”. La sua persona è l’itinerario! Per arrivare al Padre non c’è una strada particolare, una condotta di vita specifica, c’è, invece, una relazione da coltivare: è nell’ascolto perseverante di Gesù che troviamo le indicazioni che ci servono nel quotidiano per arrivare al Padre! Buona giornata