«Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!». Paolo è all’opera in uno dei suoi viaggi missionari. È sua abitudine visitare le sinagoghe dove gli ebrei si ritrovano per la preghiera. Non ha rinnegato la sua fede. L’incontro con Gesù non annulla alcunché della storia di una persona: tutto è preparatorio, tutto è propedeutico ad una pienezza verso la quale tutto tende. Paolo prega con i suoi fratelli ebrei e, per cortesia, chi presiede alla liturgia sinagogale chiede all’ospite un intervento, un approfondimento, una testimonianza. Paolo che ha fatto un’esperienza di fede davvero ricca è capace di rendere ragione della speranza che ha trovato in Cristo: non lo fa sparando a zero sulla religione ebraica… anzi! Mostra come la storia del popolo d’Israele sia totalmente in linea con il compimento realizzatosi in Gesù. Questo stile d’approccio nell’annuncio del Vangelo deve diventare per tutti noi un esempio a cui attingere: ciò che generalmente facciamo è esattamente il contrario! Siamo portati a distruggere e contestare la diversità, mostrando la distanza e la distinzione tra un modo di pensare e di vivere e un altro… in realtà, Gesù non entra mai nella vita delle persone stravolgendo ma coinvolgendo, potenziando lo specifico di ciascuno! Non c’è nessuno che sia impermeabile all’azione salvifica di Gesù! Buona giornata