«Vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome». Il nome di Gesù ha sempre procurato reazioni avverse. Nel Vangelo erano gli indemoniati ad esprimere ribrezzo nel momento in cui veniva pronunciato il nome di Gesù. Quando la luce entra nella tenebra tutto si svela: il maligno – che è l’autore della menzogna – vive dentro l’ambiguità della penombra… guai se viene la luce! Così è anche dei giudei nel momento in cui l’annuncio degli apostoli mette in risalto la debolezza della loro struttura religiosa… Guardate che anche oggi è così: tutti possono dire quello che vogliono nel proprio nome… l’importante è che non si riferiscano a Gesù! Quante volte sento esponenti della cultura argomentare in perfetta sintonia con il Vangelo: sapete perchè vengono ascoltati? Perchè dicono che non sono credenti! Se uno parla a proprio nome va bene, se parla a nome di Gesù tutto viene svalutato e squalificato! La struttura della fede cristiana ha a che fare con un dinamica relazionale: il Figlio parla a nome del Padre… lo Spirito parla a nome del Figlio… il discepolo parla a nome di Gesù… Nessuno è autoreferenziale! Tutti si riconoscono ricchi di qualcun altro! Non c’è come la comunione che il maligno attacca frontalmente… qui sta un punto nodale della fede! Buona giornata