«Si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: “Che cosa dobbiamo fare, fratelli?”». La folla, mentre ascoltava Pietro che dava l’annuncio della morte e risurrezione di Gesù, senti nel cuore un dolore, un pungolo, segno che aveva preso coscienza del proprio coinvolgimento nella sua crocefissione. La fede nasce come reazione a qualcosa, non è speculazione filosofica! Anche perchè la vita non cambia in forza di qualche idea ma in forza di una relazione! Quante volte mi interrogo sul perchè oggi ancora si chiedono i sacramenti: chi ha la persuasione di averne bisogno? Chi sente nel cuore l’esigenza di seguire Cristo perchè al di fuori di Lui non c’è salvezza? Per capirci: un conto è il malato che sente un male atroce e va dal medico a chiedere una cura e un contro è il malato che invece non ha grossi dolori… il primo obbedirà alla prescrizione in maniera attenta e meticolosa, il secondo sarà molto meno impegnato e determinato! Tutto è legato ad una vera considerazione del peso del nostro peccato sul destino doloroso del Cristo… Gesù non è andato in croce per colpa degli altri ma per colpa mia! …solo la sua misericordia mi ha salvato! Se è così, le cose cambiano… Buona giornata