Silenzio. Solo un grande silenzio. Gesù giace nel sepolcro. La Parola è stata zittita. Le parole, al contrario, si moltiplicano. Quando Dio viene buttato fuori dalla storia prendono il sopravvento gli idoli: non si vive più una relazione personale che promuove l’umano ma ci si pone al servizio di qualcosa o di qualcuno che dice parole ma non parla. Basta vedere il mondo che ha abbandonato Dio: per chi vive? Quale finalità si pone? Tutto manifesta il fiato corto: si progetta con un orizzonte molto ristretto, limitato al biologico… nessuna visione oltre, ripiegati sulla terra, in attesa della morte… Abbiamo bisogno che Gesù risorga! Abbiamo bisogno della sua Parola che dà vita! Il silenzio del sabato santo ci deve servire a riconoscere il nichilismo che deriva dall’esiliare Dio dall’orizzonte esistenziale! No, Gesù non può essere un semplice grande uomo che ha combattuto per i suoi ideali ma che, alla fine, è stato condannato a morte e ucciso! Gesù è Dio! Gesù entra nella morte da vivo per attraversarla e vincerla! Il silenzio che ci circonda è non è altro che lo stile proprio di Dio che non fa le cose per ottenere consensi ma solo per amore disinteressato e gratuito… solo riconoscenza! Buona giornata