«Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». “Non condannare” è uno degli insegnamenti più preziosi di Gesù. Perchè dico questo? Perchè è ciò che più facilmente tutti siamo portati a fare! Ma un conto è giudicare un fatto per definire i contorni dell’errore e un conto è condannare, cioè pronunciare una sentenza inappellabile e perentoria. Il giudizio lascia aperte le porte ad una redenzione, la condanna taglia le gambe e spegne ogni velleità di conversione. Troppo spesso – e devo dire sempre di più – assistiamo ad uno stillicidio costante di condanne: ogni sospetto è subito condanna! Ma quando lo capiremo che tutti possiamo essere condannati da un momento all’altro? Chi di noi può ritenersi giusto? Stiamo andando speditamente verso la settimana santa dove avremo modo di rileggere ancora una volta la Passione di Gesù: cosa ascolteremo? È stato condannato un giusto! Ebbene sì: gli uomini non conoscono altro che la condanna… Gesù con la sua morte non ha fatto altro che metterci di fronte alla idiozia del nostro giustizialismo! Come possono degli ingiusti arrogarsi il compito di condannare? Non potranno che condannare ingiustamente! Da cristiani siamo chiamati ad essere testimoni della nostra ingiustizia perchè la giustizia di Dio abbia la meglio! Buona giornata