«Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». L’Annunciazione è uno dei momenti più rappresentati dagli artisti: ha una vena simbolica assolutamente sorprendente. È la manifestazione classica del divino dentro l’umano e dell’umano dentro il divino. Si tratta di una vera sinergia. Nè Dio nè Maria vivono dentro una condizione di sudditanza ma di intima comunione e di rispetto reciproco. Dio esalta Maria e Maria esalta Dio: nessuno subisce l’azione dell’altro! Entrambi ne escono glorificati! In questi giorni si sta dibattendo sui diritti dei bambini nati da fecondazioni eterologhe e da maternità surrogate… qualcuno ha osato mettere in relazione il mistero dell’incarnazione con queste situazioni! Davvero mi sembra del tutto fuorviante: far passare Maria come grembo surrogato, Giuseppe come un semplice compagno e Dio come padre biologico mi sembra oggettivamente una pazzia! Gesù è davvero uomo e davvero Dio: il tutto dentro un mistero unico e straordinario, con un rispetto e una promozione l’uno dell’altro assolutamente esaltanti! Niente a che fare con l’umiliante abuso e con lo sfruttamento della povertà, propri delle maternità surrogate, con l’assenza totale di rispetto per il nascituro, privato della sua qualifica di soggetto… Nessun mistero nella mercificazione della nascita di questi bambini… solo l’abuso di potere e l’affermazione della propria insindacabile volontà… preghiamo… Buona giornata