«Il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato». Quando noi riteniamo una nostra considerazione giusta? Quando corrisponde al nostro modo di pensare! L’indole è quella di valutare giusto quanto rientra nel nostro schema valutativo individuale: se quadra nella nostra testa va bene! Questo di tipo di giudizio non è per forza da ritenersi arbitrario: le ragioni e le motivazioni sottintese, generalmente, sono soppesate e giustificate… Gesù ci mostra, però, un altro criterio: il suo giudizio è vero e giusto non perchè quadra nella sua testa ma perchè corrisponde a quanto vuole il Padre! Gesù non pone in se stesso le ragioni della verità ma in Dio! Per questo motivo il processo del suo giudizio non è mai perentorio ma sempre interlocutorio: arriva ad una decisione solo dopo una ricerca attenta della comunione con il Padre attraverso la preghiera. È una costante: Gesù quando deve prendere una qualsiasi decisione si ritira nel silenzio e nella preghiera, in modo tale che nulla sia fatto sull’onda del proprio io ma sempre e solo nello spirito della comunione! Deve diventare anche per noi questo lo stile da adottare prima di emettere giudizi e sentenze: sono davvero in sintonia con Dio? Buona giornata