«Gesù stava scacciando un demonio che era muto». Di solito i demoni parlano, anzi straparlano! Dicono cose che Gesù non vuole che si dicano. Tant’è che. più volte. Gesù, nel vangelo, si rivolge ai demoni con l’imperativo “Taci!”… Qui il demonio è muto, non dice nulla. È un demonio che sembra avere le fattezza dell’indifferenza, del menefreghismo. Mi viene da associarlo istintivamente al mondo di oggi: nei confronti di Dio vige la condizione dell’irrilevanza! Di Dio si può dire quello che si vuole in quanto la questione non è presa in considerazione: non parlare, non discutere, non infiammarsi per Dio è manifestare la sua insignificanza… Forse il demonio oggi sta proprio perseguendo questa strategia: non ci si infervora più per la fede! Non si fanno più dibattiti sulla questione di Dio! Tutto è assolutamente soggettivo, intimo, personale… ognuno se la veda nella propria interiorità senza disturbare la quiete della mediocrità. A volte richiamo sulla necessità di dire ad alta voce la preghiera, di rispondere ad alta voce ai dialoghi liturgici: quanto è importante che la nostra bocca dica, che la nostra lingua si sciolga, che le nostre parole siano portate alla vetta della Parola! La preghiera è davvero il primo grande esorcismo… Buona giornata