«I fratelli vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano». Alla radice dell’odio di ciascun fratello verso Giuseppe c’è il desiderio di essere lui al suo posto. Ogni fratello sbraccia per avere il primato. È una contrapposizione reiterata. È il tentativo costante di spodestare l’altro per salire sul podio. Il fratello, in sostanza, è percepito come nemico, come antagonista. Questa condizione è la conseguenza dell’azione del nemico che ha minato alla base l’unità e la comunione tra le persone, per cui il bene dell’uno non è più considerato bene di tutti… san Paolo, suggerirà come antidoto a questa mozione del cuore il gareggiare nello stimarsi a vicenda! Gioire della gioia di un fratello è una vittoria superlativa dell’animo umano! Infatti, se ci analizziamo in profondità, comprendiamo come, al contrario, ci è più facile piangere con chi piange – perchè l’altro è in una condizione di debolezza rispetto a noi – piuttosto che gioire con chi gioisce! È facile vedere una mamma e un papà che gioiscono per la gioia di un figlio – ed è un bene – ma, sotto sotto, la gioia è dettata da una spinta autoreferenziale… Gioire della gioia dei fratelli è una delle grazie da chiedere… una splendida pasqua! Buona giornata