«Essi dicono e non fanno». Ogni volta che leggo queste parole di Gesù sento come un pugno nello stomaco! Chiamato a fare da riverbero alla Parola di Dio nella comunità avverto pressante la sproporzione tra il mio dire e il mio fare… quello che Gesù è talmente alto che io, solo in parte, riesco a viverlo nella mia vita… Mi chiedo: cosa devo fare? Devo dire solo ciò che faccio io? Devo ridurre la Parola di Dio a quanto metto in pratica io? Vorrebbe dire tradire la chiamata per tutti alla santità e tarpare e ali a chi, molto meglio di me, è capace di fare proprio il vangelo di Gesù… D’altra parte, dire tutta l’altezza e la profondità di quanto la Parola propone mi espone inevitabilmente all’ipocrisia, al dire e non fare… È un po’ come un genitore che, nella sua giovinezza, per pigrizia, non si applicato nello studio: è giusto che dica al figlio che bisogna studiare o deve stare zitto lasciando che il figlio si perda nella sua inettitudine? Tutti noi, ogni volta che proponiamo un ideale alto, siamo passibili di contestazioni o di rinfacci… ma val la pena passare per incoerenti purchè qualcuno ci superi e sia meglio di noi… Buona giornata